Dopo tanti mesi di silenzio, durante i quali gli operai/schiavi che ci costruiscono gli stadi per lo spettacolo di Qatar 2022 hanno continuato a morire di sfinimento e di malattia, e siamo già nell'ordine di DUEMILA vittime, c'è uno spiraglio di speranza.
Voglio dare la precedenza alla traduzione della lettera che ho appena ricevuto, prima di ribadire la mia opinione, che avevo già avuto modo di esprimere fin dal 2014 in questa rubrica.
A titolo informativo, invito a leggere i precedenti servizi:
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