Non mi bastano i due spumeggianti ragazzini spagnoli a bilanciare la delusione che mi lascia il campionato d’Europa da poco concluso.
Deluso da quello che ha fatto vedere l’Italia, ma soltanto da tifoso, perché probabilmente il suo percorso rispecchia in questo momento il potenziale della squadra, ma deluso anche dalle nazionali storicamente più accreditate, Spagna a parte.
Troppi i confronti equilibrati, per i valori appiattiti verso il basso; sono state premiate con minimi scarti, da risultati conseguiti solo negli ultimi minuti di gioco, anche dei recuperi, o addirittura ai rigori - quando non da autoreti - le squadre che hanno dimostrato una maggiore tenuta atletica e una panchina all’altezza della formazione titolare.
Probabilmente si tratta di una tendenza riscontrabile...
Sarà Inghilterra-Spagna la finale di un Campionato Europeo che ha visto cadere, progressivamente, tutte le teste di serie.
Poteva esserci atto conclusivo migliore?
Certamente sì, ma le nazionali che si sfideranno domenica a Berlino erano inserite, sin dall’inizio, nel lotto delle pretendenti. Crollati i padroni di casa sotto i colpi di una direzione di gara al limite dell’arresto, uscito il Portogallo per le scelte incomprensibili del proprio CT, caduta una Francia lenta e molto poco “squadra”, sono rimaste in piedi due nazionali per certi versi agli antipodi.
Da una parte l’Inghilterra...
Barcola (TS), 15 giugno - Sulla mia brandina, a tre metri da un mare che è di un azzurro-blu da favola, sole e una piacevole brezza, davanti al mio chiosco preferito, La Pineta delle Scimmie.
Chiacchiere con un vecchio amico a fianco, sigaretta e caffè appena bevuto; tra le mani l’ultimo numero di Sportweek: cosa può andare male?
Leggo la rubrica “Posta al dente”, curata da Luigi Garlando, una delle mie penne preferite (si intona al titolo della rubrica) e mi imbatto subito in una lettera che riporto integralmente:
“Egregia Posta al Dente,
all’Europeo di atletica leggera, ho visto...
Nell’arco della mia lunga collaborazione con gli amici di Asola, non sono mancati moment di gioia di fronte ai, seppur timidi, segnali di risveglio di quella scuola calcistica che affonda le proprie radici nel Danubio.
Un gioco fatto di abilità tecnica, estetica, fraseggio e interscambio di posizioni, una filosofia che i fuoriclasse dei tempi moderni hanno saputo attualizzare per portare le proprie squadre ai vertici del calcio intercontinentale. Se il football nasce in Inghilterra quantomeno da un punto di vista regolamentare, lo sviluppo del gioco tra gli anni Venti e i Trenta avviene...
Marcinelle, 8 agosto 1956.
Scoppia un incendio nella miniera di carbone Bois du Cazier, provocando la morte di 262 lavoratori. Buona parte di questi, ovvero 136, sono italiani. È una tragedia di dimensioni epocali, che verrà ricordata nei decenni successivi da cineasti, musicisti e poeti. Molti nostri connazionali si erano recati nella Vallonia da diverso tempo, nell’ambito del protocollo italo-belga sottoscritto nel 1946. Non tutti i residenti erano disposti a rischiare la vita nelle pericolose miniere del Belgio, motivo per cui si chiese aiuto all’amico Alcide De Gasperi, che non ebbe...