Subito alcuni numeri di questa manifestazione regionale:
42 squadre provenienti da 20 società e da 3 province, quasi 600 bambini in campo e oltre 100 partite
Sono numeri che ci hanno tenuti in apprensione da ben prima dell’inizio della settimana fino alla chiusura e che gratificano il nostro dirigente Dario Balzani (nella foto), organizzatore di questa edizione, come di quelle precedenti.
A detta di molti che sono in grado di fare dei confronti, quella di quest’anno è stata l’edizione meglio riuscita e non è merito solo dei numeri, anche se importanti.
Per le serate la società ha incontrato la disponibilità di arbitri qualificati, ben coadiuvati dai nostri juniores e allievi, che hanno svolto anche il compito di guardalinee, con i tesserati più piccoli a fare da...
Da Il Littoriale 22 dicembre 1931.
ATTENDENDO IL GIRONE DI RITORNO
Weisz, allenatore della squadra barese è convinto ch’essa si salverà dalla retrocessione.
Roma, Hotel Boston 21.12.1931…
Caspita! Che palato fino questi signori baresi, che vanno a cercarsi l’alloggio proprio nel regno degli elegantoni, nella zona dorata di Roma. E sono anche bravi e ingenui ragazzoni, che non sarebbe stato difficile, ad un giornalista con pochi scrupoli, far cantare, nonostante il punto fermo federale, che impone ai giuocatori il becco chiuso, eccitando così dei “chicchiricchi” che...
Traduzione da un quotidiano sportivo ungherese del 1924, in vista delle Olimpiadi di Parigi.(Studio Traduzioni Dott. Annita Brindani - Busseto)
Weisz Árpád
Ha iniziato la carriera presso la Törekvés (in ungherese, “ambizione”), ma durante i suoi studi anche lui si è trasferito a Brno.
Dato che si trovava a Brno, non ha potuto non desiderare di appartenere alla Makkabi, dove giocava già quasi un’intera squadra formata da ragazzi ungheresi.
Weisz giocava originariamente nella posizione di attaccante centrale, ma gli esperti capirono che il suo ruolo era sulla fascia destra.
È...
La Domenica del Corriere - 13 febbraio 1938
Nel mondo dello sport
IL PROFESSORE DEL CALCIO
Il professore del calcio è soltanto una prima definizione dell’allenatore. Il suo compito, infatti, non si riduce a insegnare il giuoco; egli deve anche, diciamo così, “confezionare” la squadra, dosando sagacemente nella formazione atleti fini e atleti impetuosi, tecnici e sfondatori; ecco quindi una seconda definizione: il farmacista del calcio. Ma, quando la squadra si batte, è ancora lui che deve indicare la tattica migliore, la zona avversaria su cui fare impeto, il momento di...