Sono convinto che le alterne fortune di una persona, di una famiglia, di una nazione seguano un andamento “a onda”, sinusoide per i puristi, ma per me semplicemente "alti e bassi".
Anche nel calcio l’analisi delle situazioni suggerisce la validità del concetto: se facciamo mente locale su una squadra, una società, un progetto, vediamo che si possono facilmente individuare fasi come salita, apice, periodo di relativa stabilità e discesa, con un picco negativo in fondo.
Chi ha condiviso con me le esperienze degli ultimi anni, che ho accumulato lontano da Asola, sa perfettamente ciò che intendo dire.
L’A.C. Asola non si discosta dalla regola e con piacere vedo la società in una fase di ascesa: ci sono tutti i presupposti, dai brillanti risultati della prima squadra (quando ero arrivato...
Ecco, finalmente Beat!
Le origini: per cortesia, non facciamo ora sfoggio di erudizione, se ne potrà trattare prossimamente a parte, e lasciamo alle enciclopedie i giochi che forzatamente sono stati accostati al calcio nella storia, in Cina, Giappone, nell’antica Grecia, presso i Romani o a Firenze; riconosciamo invece ai soli Inglesi il merito di averlo sperimentato e, prima di esportarlo ovunque, codificato con regole condivise, le Regole di Cambridge, nel 1848: solo da allora sarà Football.
In Gran Bretagna nasce come sport esclusivo, riservato alle classi più abbienti, d’altra parte...
Troppe volte ho visto “dirigenti” limitarsi a guidare il pullmino nelle trasferte, caricarsi l’automobile di borse, sedere in panchina durante le gare, pronti magari con l’acqua o la bomboletta di ghiaccio spray, o ricoprire il ruolo di guardalinee salvo, quando va bene, compilare incerti la distinta con nomi e estremi di documenti, spesso digiuni delle regole più elementari e quindi impreparati ad affrontare qualsiasi situazione che implichi una scelta e un intervento, con il rischio anzi, di adottare atteggiamenti fuori luogo, dovuti ad errate interpretazioni prima, durante e dopo la...
Tango, Samba e Beat è anche ricerca.
Mi è stato giustamente fatto notare che uno dei libri già presentati in questa rubrica non si trova in libreria ed essendo fuori catalogo, non è neppure possibile farlo ordinare presso la casa editrice.
Premetto che il modo migliore per scegliere e comperare un libro è di entrare in una bella libreria tradizionale, magari incontrando il nostro libraio di fiducia, dare un’occhiata, curiosare in giro, tenere il libro tra le mani, sfogliando qualche pagina e leggendo qualche riga a caso, annusandone l’aroma, osservando anche il tipo di carta e di rilegatura...
Unico!
Direi che l’aggettivo che descrive meglio questo libro sia proprio unico, come unico è l’autore: un bibliotecario che fa incetta di premi di letteratura per ragazzi a livello nazionale e che a bambini (più o meno cresciuti) dà lezioni di jazz, che si esibisce in teatro tra pagine e note assieme a Piergiorgio Cinelli, che ci racconta Giorgio Gaber come nessuno aveva mai fatto, il tutto con successo!
Ah, dimenticavo… e che alla tenera età di 48 anni gioca ancora a calcio nel campionato amatori con la “Noi si va F.C.” (F.C. sta per fobal club)…
Scrittore? Musicista? Calciatore? Comico...