Giudizi affrettati, basati sulla prima impressione, pregiudizi o sopravvalutazioni possono incidere sul rapporto tra allenatore e giocatore, creare e nutrire attese, sino a influenzare, in certi casi, la prestazione stessa.
Pigmalione, protagonista de “Le metamorfosi” di Ovidio, era uno scultore che aveva scolpito una statua di donna, Galatea, di cui si era follemente innamorato e che per miracolo della dea Afrodite, mossa a compassione per il povero Pigmalione ammalato d’amore, fu trasformata in fanciulla vivente: in sintesi, Pigmalione aveva immaginato la donna ideale e l’aveva modellata a suo piacimento.
Con l’espressione “effetto-Pigmalione”, ripresa da V.F. Birkenbihl *, si indica il caso in cui «un insegnante si fa un’idea ben precisa del suo allievo e lo plasma in base all’idea...
Lo stadio, da sempre, è stato il luogo in cui gli sportivi e i tifosi, oltre a sostenere la propria squadra e magari beffeggiare quella avversaria, ha rappresentato una valvola di sfogo e uno specchio dell’insofferenza della nostra società.
Quando questa valvola di sfogo ha cessato di essere “terapeutica”, dando vita a degenerazioni di ogni sorta culminate in episodi di violenza dentro e fuori i templi dello sport, le arene dove gli atleti-gladiatori si scontravano per la gloria e l’onore dei propri colori e beniamini, gli organi dello Stato e di conseguenza la Magistratura, sono dovuti...
Nel mondo dello sport, nel calcio in particolare in Italia, si è ossessionati dal perseguire la vittoria, costi quello che costi.
Si vuole vincere e subito, perché i risultati devono essere immediati e visibili a tutti, per giustificare gli investimenti, risicati o principeschi che siano.
Si brama la vittoria e si misura il prestigio e il successo, specie a livello meramente personale, esclusivamente sulla vittoria, in una gara di pulcini come in un campionato interregionale.
Così, più vinci, più sei bravo, più successo hai, più punti acquisti agli occhi degli altri e, se poi non si vince, via...
Come da programma, si è tenuta nei giorni scorsi una riunione tecnica dell’A.C. Asola: partiti con l’obiettivo iniziale di coordinare tra di loro tre istruttori, abbiamo incassato il risultato di averne coinvolti sette, dei quali uno di una società vicina che collaborerà con noi.
Questo è uno dei frutti del lavoro fatto ad Asola negli ultimi tre anni e, lo sottolineo con grande soddisfazione, un’assoluta novità per la mia società. Ne parlo senza timore di risultare autoreferenziale, non sto vantando nulla che abbia fatto io: quando sono rientrato in società, mi sono trovato la...
E’ davvero sempre evidente, tra i giovani come tra adulti, la differenza tra uno “scherzo” e un “atto di violenza”?
Se la linea di confine tra il bullismo e la violenza, come abbiamo esaminato, spesso può essere molto sottile, di fatto il bullo è un violento e i suoi atti si riconducono a vera e propria violenza sulle persone o sulle cose. Non confondere pertanto il bullo con il burlone o con lo spaccone è un preciso compito da assolvere, un dovere che denota attenzione verso i ragazzi: il bullo è e resta un violento, non è certamente il Fonzie della serie televisiva Happy Days.
La Delegazione...