Il progetto "Nella valigia dell'allenatore" nasce nel lontano 2005, da un mix di insoddisfazione e curiosità.
I pensieri del "io so tutto", "si è fatto sempre così e quindi..." e del "tanto non cambia nulla" mi avevano annoiato, come pure le continue lamentele o luoghi comuni sul "non si può" oppure "è sempre colpa degli altri".
Così, ecco l'idea di creare un percorso, che prenda per mano l'ex giocatore dal momento in cui ha smesso i panni e il ruolo, fino al momento in cui, diventato allenatore, transitando per tutte le fasi e le componenti del club, reclama per i rimborsi spesi o compensi.
E, se per ogni viaggio che si rispetti, è necessario o utile avere qualcosa da portare dietro, ecco che il concetto della valigia ha preso forma e vita. Perchè un viaggio può celare delle incognite...
Parole allo Sport.
Dall’introduzione di “Inedita Energia - Sport in punta di penna”: “Siamo negli anni Cinquanta, la guerra è alle spalle, la voglia di riscatto del paese si percepisce ovunque, l’Italia è un laboratorio di progetti e di idee. Sviluppo e innovazione sono le parole d’ordine di un mondo che sta rapidamente cambiando e nel quale l’industria e i suoi uomini migliori si propongono come motore di crescita anche sociale. In questa idea di progresso Enrico Mattei ha chiarissimo il ruolo della cultura. Sa che questa è uno degli elementi che concorrono a rendere l’uomo parte attiva...
Condivido con piacere l’articolo che mi è stato segnalato, apparso in questi giorni sul sito dell’ADC Mario Rigamonti, aggiungendo una considerazione personale: se quelle figure delle quali tratta l’articolo, veri e propri intermediari del commercio in fatto di giocatori, non godessero di credito (…e di crediti!!!), nei confronti di qualsivoglia società professionistica, sarebbero niente più che rami secchi e il problema sarebbe risolto alla radice.
Come diceva un tale che si occupava di automobili, Henry Ford, “ciò che non c’è, non si rompe”.
ATTENTI A MANGIAFUOCO
A causa dei ripetuti...
Periodo di presentazione delle squadre ed esposizione di programmi: più in alto si punta ora e maggiori saranno i risultati a fine stagione, senza la pretesa di raggiungere tutti gli obiettivi, ma precluderseli in partenza sarebbe un errore.
Ho notato con piacere che diverse società hanno optato per presentare squadre, tecnici e programmi pubblicamente; la trasparenza di questa scelta dà l’immagine della consapevolezza degli intenti e dell’apertura dei dirigenti responsabili e comunque gli inviti sono sempre graditi.
Peccato per la concomitanza di alcuni eventi; qualche sera fa A.C...